Mia nonna è morta un anno fa. Si era ammalata quando io ero in 2a elementare, si era spaccata il femonore, e in ospedale gli hanno dato le medicine sbagliate, che le avevano provocato un ictus, che le aveva paralizzato parte della bocca e dei muscoli delle gambe. Ha passato 8 anni uscendo ed entrando dagli ospedali, con mio nonno che la sosteneva sempre (e i medici hanno persino detto che se non fosse stato per lui se ne sarebbe andata molto prima).
Ecco, quando è morta un anno fa, mi sono resa conto che io non l'ho mai realmente conosciuta. Non l'ho conosciuta, ma non solo perché si è ammalata molto presto, ma perché non sono mai riuscita a trovare dei punti di contatto.
Sinceramente, io guardo le mie due nonne e vedo le persone che non vorrei mai essere.
La prima (quella che ho appena descritto) viveva a Ravenna (quindi anche la distanza non poneva a suo favore), aveva lasciato la scuola subito dopo le medie, aveva lavorato per poco come sarta, poi si era sposata e aveva cominciato a fare la mamma a tempo pieno.
L'altra mia nonna vive a Milano, sul mio stesso pianerottolo.
Ora, mia madre lavora tantissimo, mio padre lavora tantissimo, io sono sempre a casa da sola, a parte quelle volte in cui c'è mia cugina, che anche lei vive sul mio pianerottolo. Sono stata cresciuta da tre tate diverse. Sono stata cresciuta, uso questo termine, perché mio padre e mia madre sono stati quasi inesistenti nella mia infanzia. Mezz'ora la mattina e due orette la sera. Giusto il tempo per provarmi la lezione di storia e rivenirmi a prendere da nuoto. Non sto a parlare di come questo abbia contribuito a rendermi l'adolescente-che-non-sta-mai-a-casa a parte per mangiare dormire e studiare (comunque parecchio tempo, vista la mole di roba che mi danno) quale sono, ma do come mia nonna, malgrado tutto il tempo che avrebbe potuto passare con me, ha sempre preferito qualcosa d'altro.
Appuntamento dal parrucchiere, uscita con le amiche, teatro, cinema, matrimonio, festa di benificienza...
Era la pronipote di un barone, aveva un sacco di soldi, è una snob assurda, malgrado adesso in famiglia abbiamo cominciato ad avere qualche "piccolissimo" problema economico.
Come posso avere punti di contatto con due persone così diverse? La prima che non sembra avere interessi (le voglio, anche se è morta, ancora bene, ma stare ferma a guardare il vuoto a vedere le televendite GIORNO DOPO GIORNO non è certo la mia idea di divertimento) e un'altra che se ne è sempre fregata di me, senza avere mai avuto una valida ragione, e che tutti gli interessi che ha sono dovuti alla classe sociale a cui pensa ancora di appartenere?
L'altro mio nonno, quello che viveva a Milano (viveva perché è morto, è quello dell'altra domanda), era stato per molto tempo il mio nonno preferito. Aveva avuto tantissimi problemi di salute, ma comunque cercava di avere rapporti con me. Mi faceva sedere sulle sue ginocchia e mi raccontava di quando era piccolo e aveva fatto mettere in punizione lo spione della classe o di quando aveva preso i soldi di sua madre di nascosto per comprarsi un giocattolo.
E' morto prima ancora che potessi conoscerlo. Che mi potesse conoscere.
Non saprà mai che voglio fare la scrittrice, che la mia prima storia parlava di quattro amiche che erano le regine dei regni di fuoco, aria, acqua e terra. Che adoro i classici e la storia. Che voglio leggere tutti i libri che aveva in camera sua prima che mia nonna in preda a un raptus li butti tutti. Che amo i gialli, che al computer più che per giocare, sto per cercare informazioni e studio materiale extra-scolastico. Che voglio imparare l'inglese ed eliminare completamente il mio accento italiano, che amo l'arte, la musica classica e i bei film.
L'ultimo mio nonno ha la possibilità di conoscermi. Vive a Ravenna, ha un orto (dettaglio rilevante!), è un ex muratore ma al posto di dilapidare tutto quello che aveva si è fatto una pensione e adesso se la cava più che bene.
Ho passato una settimana da sola con lui, questa estate. La convivenza migliore della mia vita.
Ha lasciato la scuola a 13 anni perché suo padre era morto, gli piacciono i programmi gialli (punto di contatto pazzesco, una settimana passata a farmi vedere Siska e La Signora In Giallo e a fagli vedere NCIS e Castle), che si interessa a tutti i campi, esattamente come me, che vorrebbe scrivere le sue memorie di guerra (è stato infatti un partigiano) e che pensa che la mia musica faccia schifo, molto meglio il Mambo italiano.
Insomma, con le nonne non ha mia avuto un bel rapporto, mio nonno materno se ne è andato prima che fosse possibile conoscersi e l'ultimo sto cominciando a conoscerlo ora.
Scusa se mi sono dilungata!