Domanda:
Il vostro rapporto coi nonni...?
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2010-09-18 04:47:01 UTC
Ciao, oggi purtroppo è morta mia nonna (di 92 anni) materna e sono molto triste... :.(( L'avevo vista un mese fa e stava abbastanza bene.. E ora mi sembra che io nella vita non sia riuscito a familiarizzare con lei al massimo... Mi spiego: lei ha vissuto la guerra, mi sarebbe piaciuto chiederle di quei periodi, farle tante domande... Chiacchierare anche di altre cose... Però vivendo lontano non ho mai avuto abbastanza confidenza e in un certo senso un po' mi vergognavo (d'estate quando andavo da lei) . Ora mi è rimasta solo un'altra nonna, la quale purtroppo non riesce più a ragionare bene e con cui è impossibile comunicare. Mi sembra di aver perso l'occasione per avere un rapporto più stretto che alcuni miei cugini hanno invece avuto :(
Com'è stato il vostro rapporto con le nonne e i nonni? Grazie per le risposte :(
Sei risposte:
anonymous
2010-09-18 06:04:28 UTC
I miei nonni materni sono morti quando ero troppo piccola per ricordare molto. Ho un solo ricordo di entrambi, un momento di serenità insieme a mia nonna mentre siamo sedute sul suo letto, e un sorriso sul volto stanco e scavato di mio nonno che mi guarda dal letto d'ospedale. I miei nonni paterni.... Beh, mio nonno morì diversi anni fa, e mia nonna (85 anni) non è migliorata con gli anni quanto ad altruismo e bontà d'animo. Con loro, oltre ad una totale differenza d'animo, c'è poi sempre stato l'ostacolo del dialetto stretto del posto. Con tutto l'impegno non c'ho mai capito niente, e comunicare così è impossibile.... C'è sempre voluto l'interprete. Ma tornando a noi, sì, capisco quello che dici e mi dispiace perchè immagino quanto significasse per te poter costruire un dialogo con lei, riuscire a conoscerla meglio. Ma non devi avere sensi di colpa.... E' ingiusto verso di te. I dialoghi si costruiscono in due, e di solito è chi è più grande a prendere l'iniziativa e a mettere nella condizione di riuscire a parlare a proprio agio. Con questo non sto dando colpe a tua nonna, ma probabilmente anche lei aveva la sua mentalità, le sue abitudini, il suo carattere, quindi il vostro modo di comunicare, forse all'apparenza troppo rispettoso o un pò distaccato, era comunque il suo modo di esserci e di dimostrarti affetto. A volte non si riesce a dare il meglio, ma non significa che non ci siano i meriti e i sentimenti. E' anche questione di carattere, si parla poi di generazioni lontanissime tra di loro. Ciò che conta è che tua nonna sia vissuta a lungo, che tu l'abbia conosciuta, e che ne conservi i bei ricordi nelle tue estati, e sono sicura ce ne sono.... Il dispiacere poi va vissuto come ogni sentimento, e poi archiviato, superato, proprio perchè lo hai sentito nel profondo e sei pronto a lasciarlo andare. Rimangono alla fine solo i bei ricordi, e qualche dolce rimpianto, ma senza una vera responsabilità di qualcuno, tantomeno tua...
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2010-09-18 13:20:24 UTC
Ogni volta che muore un nonno o una nonna si hanno questi rimpianti.. é brutto non avere un rapporto con i propri nonni però di solito all'età adolescenziale.. i nonni si mettono un poco da parte... diciamo che sono uno dei nostri ultimi pensieri!! Io ho 2 nonne e un nonno e sinceramente ho più confidenza con la nonna vedova perchè è del mio stesso pianerottolo e quindi come se vivesse a casa mia invece con gli altri nonni è diverso perchè per arrivare da loro ci vuole la macchina o un quarto d'ora a piedi!! Quindi da loro vado solo raramente.. a me dispiace questo però sinceramente i nonni ai nipoti li trattano sempre come se fossero ancora piccoli e quindi a me da fastidio e anche se provo a dirglielo loro non capiscono anche perchè hanno la mentalità che c'era nell' antichità quindi meglio stare zitti in certi casi sennò va a finire che ti innevosisci... Ciaoo!!
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2010-09-18 12:35:36 UTC
ma i nonni non li ho mai conosciuti e le nonne le ho viste in qualche rara occasione ma io credo di essere un caso a parte
marilu'
2010-09-20 14:16:29 UTC
guarda io il rapporto con i miei nonni l'ho vissuto a pieno....sono stati i miei secondi genitori!

nonna quando ero piccola veniva a casa, mi svegliava , lavava e vestiva e mi portava a scuola...

mi riprendeva, mi cucinava il pranzo, dopo mangiato mi controllava i quaderni di scuola...

abbiamo tanti interessi comuni (sembra strano ma e' cosi'!) tra cui una passione per il cucito!

io vado tutti i giorni da loro per pranzo anche quando non avrei tempo o voglia!! loro altrimenti mi si rattristano....devono continuare a sentirsi utili!!

con nonna vado a vedere negozi, addirittura gli racconto quei dettagli della mia vita sentimentale che non dico alle amiche per paura che spifferino cose in giro,....

insomma nonna, insieme a mamma sono le mie 2 migliori amiche!
Jacopo 91
2010-09-19 11:38:19 UTC
6 sicura di volerlo sapere?????mia nonna è una ***** che faceva litigare sempre i miei genitori dopo si sono separati e appogia mio padre per non versare un soldo e ci vivere male .....mio nonno offendeva mia madre x anni finche non gli h rotto il naso adesso è un angelo...
???
2010-09-18 13:30:58 UTC
Mia nonna è morta un anno fa. Si era ammalata quando io ero in 2a elementare, si era spaccata il femonore, e in ospedale gli hanno dato le medicine sbagliate, che le avevano provocato un ictus, che le aveva paralizzato parte della bocca e dei muscoli delle gambe. Ha passato 8 anni uscendo ed entrando dagli ospedali, con mio nonno che la sosteneva sempre (e i medici hanno persino detto che se non fosse stato per lui se ne sarebbe andata molto prima).

Ecco, quando è morta un anno fa, mi sono resa conto che io non l'ho mai realmente conosciuta. Non l'ho conosciuta, ma non solo perché si è ammalata molto presto, ma perché non sono mai riuscita a trovare dei punti di contatto.

Sinceramente, io guardo le mie due nonne e vedo le persone che non vorrei mai essere.

La prima (quella che ho appena descritto) viveva a Ravenna (quindi anche la distanza non poneva a suo favore), aveva lasciato la scuola subito dopo le medie, aveva lavorato per poco come sarta, poi si era sposata e aveva cominciato a fare la mamma a tempo pieno.

L'altra mia nonna vive a Milano, sul mio stesso pianerottolo.

Ora, mia madre lavora tantissimo, mio padre lavora tantissimo, io sono sempre a casa da sola, a parte quelle volte in cui c'è mia cugina, che anche lei vive sul mio pianerottolo. Sono stata cresciuta da tre tate diverse. Sono stata cresciuta, uso questo termine, perché mio padre e mia madre sono stati quasi inesistenti nella mia infanzia. Mezz'ora la mattina e due orette la sera. Giusto il tempo per provarmi la lezione di storia e rivenirmi a prendere da nuoto. Non sto a parlare di come questo abbia contribuito a rendermi l'adolescente-che-non-sta-mai-a-casa a parte per mangiare dormire e studiare (comunque parecchio tempo, vista la mole di roba che mi danno) quale sono, ma do come mia nonna, malgrado tutto il tempo che avrebbe potuto passare con me, ha sempre preferito qualcosa d'altro.

Appuntamento dal parrucchiere, uscita con le amiche, teatro, cinema, matrimonio, festa di benificienza...

Era la pronipote di un barone, aveva un sacco di soldi, è una snob assurda, malgrado adesso in famiglia abbiamo cominciato ad avere qualche "piccolissimo" problema economico.

Come posso avere punti di contatto con due persone così diverse? La prima che non sembra avere interessi (le voglio, anche se è morta, ancora bene, ma stare ferma a guardare il vuoto a vedere le televendite GIORNO DOPO GIORNO non è certo la mia idea di divertimento) e un'altra che se ne è sempre fregata di me, senza avere mai avuto una valida ragione, e che tutti gli interessi che ha sono dovuti alla classe sociale a cui pensa ancora di appartenere?

L'altro mio nonno, quello che viveva a Milano (viveva perché è morto, è quello dell'altra domanda), era stato per molto tempo il mio nonno preferito. Aveva avuto tantissimi problemi di salute, ma comunque cercava di avere rapporti con me. Mi faceva sedere sulle sue ginocchia e mi raccontava di quando era piccolo e aveva fatto mettere in punizione lo spione della classe o di quando aveva preso i soldi di sua madre di nascosto per comprarsi un giocattolo.

E' morto prima ancora che potessi conoscerlo. Che mi potesse conoscere.

Non saprà mai che voglio fare la scrittrice, che la mia prima storia parlava di quattro amiche che erano le regine dei regni di fuoco, aria, acqua e terra. Che adoro i classici e la storia. Che voglio leggere tutti i libri che aveva in camera sua prima che mia nonna in preda a un raptus li butti tutti. Che amo i gialli, che al computer più che per giocare, sto per cercare informazioni e studio materiale extra-scolastico. Che voglio imparare l'inglese ed eliminare completamente il mio accento italiano, che amo l'arte, la musica classica e i bei film.

L'ultimo mio nonno ha la possibilità di conoscermi. Vive a Ravenna, ha un orto (dettaglio rilevante!), è un ex muratore ma al posto di dilapidare tutto quello che aveva si è fatto una pensione e adesso se la cava più che bene.

Ho passato una settimana da sola con lui, questa estate. La convivenza migliore della mia vita.

Ha lasciato la scuola a 13 anni perché suo padre era morto, gli piacciono i programmi gialli (punto di contatto pazzesco, una settimana passata a farmi vedere Siska e La Signora In Giallo e a fagli vedere NCIS e Castle), che si interessa a tutti i campi, esattamente come me, che vorrebbe scrivere le sue memorie di guerra (è stato infatti un partigiano) e che pensa che la mia musica faccia schifo, molto meglio il Mambo italiano.



Insomma, con le nonne non ha mia avuto un bel rapporto, mio nonno materno se ne è andato prima che fosse possibile conoscersi e l'ultimo sto cominciando a conoscerlo ora.



Scusa se mi sono dilungata!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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