In una società agricola, come era la nostra prima della seconda guerra mondiale, i figli sono una ricchezza, braccia per la terra ed una sicurezza per il futuro. Una società agricola è poi una società semplice con punti fermi pochi e chiari e anche molto prevedibile.
Anche in Italia si facevano nove figli o più. Il mio nonno materno era il quattordicesimo e ultimo per fortuna. Questa è anche la ragione per cui nel cosiddetto terzo mondo si fanno tanti figli.
In una società industriale i figli sono economicamente un peso, sono fonte di infinite preoccupazioni e bisogna attendere tanti anni prima che diventino produttivi. Sono insomma una grande responsabilità che non tutti si sentono di affrontare.
L'egoismo è poi diventato il motore di questa società dove si rincorrono solo denaro, carriera e successo personale e non v'è dubbio che i figli possano essere un freno al raggiungimento di tali obiettivi.
Come andrà a finire?
Verremo in buona parte sostituiti, così come accadde all'impero romano. Noi diventeremo sempre di meno mentre cresceranno quelli che provenendo da terre ancora legate all'agricoltura fanno e faranno tanti nuovi ragazzotti che piano piano ci supereranno come numero.
Questo almeno fino a che anche loro, assorbiti nella nostra società, considereranno i loro figli solo un peso e cominceranno a farne pochi.
Ma perché questo avvenga ci vorrà del tempo.